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Table of contents :
Cotutore del Dottorando:
0.1 Logos e verità: le premesse di una ricerca.
0.2 Status Questionis
0.3 Partizione e metodologia del lavoro.
1.0 Introduzione.
1.1 Per una definizione degli elementi fondamentali della nozione hegeliana di “Denken”.
1.1.1 La concezione hegeliana del pensiero oggettivo. La distinzione tra pensiero conscio ed inconscio.
1.1.2 Form des Gedankes Vs. Denken als Form.
1.1.3 Nachdenken: l’attività riflessiva della determinazione intellettuale del pensiero
1.1.4 Vorstellung: la metafora del pensiero.
1.1.5 Il pensiero dal punto di vista dell’attività soggettiva e linguistica: lo spirito teoretico.
1.1.6 Verità e libertà.
1.2 Le posizioni del pensiero rispetto all’oggettività: le concezioni storicamente date del pensare e i loro limiti linguistici.
1.2.1 La prima posizione: indeterminatezza del significato e introduzione della critica della proposizione nella forma giudizio.
1.2.2 La seconda posizione: la presa di coscienza della determinazione del significato.
1.2.2.1 Il limite delle proposizioni empiriche.
1.2.2.2 Il criticismo kantiano. Dal significato rappresentazionale delle categorie alla rideterminazione linguistica.
1.2.3 La terza posizione: il rischio dell’indicibilità e del senso comune.
1.3 Ricapitolazione
2.0 Introduzione
2.1 Il linguaggio nella scienza della logica.
2.1.1 Alcune considerazioni preliminari.
2.1.2 Il primo argomento sul linguaggio nella logica.
2.2 Le parole del pensiero: particelle, deittici, categorie.
2.2.1 Particelle: articoli, preposizioni e congiunzioni.
2.2.2 Deittici.
2.2.3 Categorie.
2.3. Polisemia e determinazione del significato.
2.3.1 Dialettica, Speculazione e Negazione Determinata.
2.3.2 Polisemia e rideterminazione concettuale: le parole e la loro possibilità speculativa.
2.3.3.1 Sinne, Bedeutungen e Bestimmungen: il caso del termine Aufheben. Ovvero: dalla polisemia all’omonimia e viceversa.
2.3.3.2 Die Bedeutung der Bedeutung. Un problema senza soluzione?
2.4 Una apparente duplicità: alcune considerazioni sulla questione della grammatica e sulla filosoficità del linguaggio ordinario.
2.4.1 Linguaggio ordinario e linguaggio filosofico. La Bildung logica della grammatica.
2.4.2 Linguaggio degli Dei e linguaggio degli uomini: la posizione di Nuzzo.
2.4.3 Immanenza nel linguaggio: l’argomento della non duplicità.
2.5 Proposizione e inferenza: alcune considerazioni sugli aspetti linguistici di giudizio e sillogismo.
2.5.1 Proposizione e giudizio.
2.5.2 Sillogismo e inferenza
2.6 Dalla forma assoluta al Logos.
2.6.1 Das ursprüngliche Wort e il metodo.
2.6.2 Logos: una possibile chiave di lettura.
2.6 Ricapitolazione.
3.0 Introduzione.
3.1 Il linguaggio nello spirito soggettivo.
3.1.1 Il contesto della questione del linguaggio.
3.1.2 Il linguaggio tra natura e spirito.
3.1.3 Linguaggio orale e gli elementi della linguisticità: lessico e grammatica.
Il linguaggio per Hegel è originariamente oralità . Esso, come si è visto, ha come suo elemento fondamentale il Ton: il suono che si esterna.
3.1.4 Il linguaggio geroglifico. La critica hegeliana a Leibniz e alla logica formale.
All’originarietà del linguaggio orale si affianca una seconda forma linguistica:
3.1.5 Il linguaggio alfabetico. Vedere le parole per quello che sono.
3.2 Gedächtnis: il luogo della rappresentazione linguistica.
3.2.1 La memoria retentiva: la determinazione del significato.
Prima di addentrarsi nella trattazione dei momenti della memoria e del ruolo che essi giocano nella comprensione del linguaggio, è opportuno porre una considerazione preliminare. La memoria non segue cronologicamente la lingua. La trattazione che Hege...
Hegel fa l’esempio di qualcuno che sta imparando una lingua straniera e riconosce mnemonicamente le parole e il loro significato, ma ancora non le padroneggia. Si ha a che fare quindi con il punto di vista di chi va approfondendo gli aspetti formali e...
3.2.2 La memoria riproducente: il regno dei nomi.
3.2.3 Dalla memoria meccanica al pensiero: negazione del senso e astrazione dal significato.
3.2.3.1 I lineamenti generali dell’argomento della memoria meccanica.
3.2.3.2 Sinnlose Worte. Le prospettive di Bodammer e McCumber.
3.2.3.3 Der leere Band. Il rapporto tra sintassi e logica.
3.2.3.4 Determinazione dell’argomento della memoria meccanica e passaggio al pensiero.
3.3 Das Denken: la ragione linguistica come logos nella sua verità.
3.4 Ricapitolazione
Si è stabilito fin dalle prime righe dell’interpretazione dell’attività mnemonica che è stata proposta in questo capitolo, che la memoria non è un momento che deriva cronologicamente dal linguaggio, che ne consegue per via diretta. Hegel propone piutt...
Una volta che il linguaggio è nella piena disponibilità di qualcuno, questi nel riconoscere un nome, non percorrerà più nella propria mente la costruzione della rappresentazione del significato, ad esempio dell’immagine di un oggetto che il nome denot...
La soluzione giunge nel terzo, ultimo e più adeguato momento della comprensione dell’attività mnemonica rispetto al significato linguistico: la memoria meccanica. Hegel non è nuovo al capovolgimento della prospettiva abituale per risolvere delle diffi...
Nel caso delle “parole insensate” il rischio è quello di dare troppo peso alla parola nella sua individualità. Questo ha condotto alcuni interpreti a tradurre la posizione hegeliana rispetto alla memoria meccanica in una determinazione della possibili...
Letteratura Primaria
Opere di Hegel.
Opere di riferimento
Letteratura Secondaria
Bahner W., Sprache, Bewusstsein, Geschichte bei Hegel in „Hegel-Jahrbuch“ 1970.
Baldwin T., The Identity Theory of Truth, in “Mind“ n. 100 (1991), p. 35–52.
Gutterer D., “Der spekulative Satz” in Kodikas/Code n.1 (1979), pp. 235 – 247
Heidemann D., Indexikalität und sprachliche Selbstreferenz bei Hegel in “Hegel-Studien” n. 39/40 (2005), pp. 9-25.
Altre fonti